mercoledì 5 novembre 2008

United We Stand

Benvenuto Barack. Oggi è un giorno storico per gli Stati Uniti
d'America: il primo presidente afro-americano è stato eletto.
Straordinaria e schiacciante viittoria sul candidato repubblicani John
McCain (per il quale parteggiavo e più volte ho espresso la mia
preferenza).
È un giorno storico. E, come dice lo stesso Obama, il vero cambiamento
non è la sua elezione ma sarà l'attuazione del suo programma.
Equilibrata la scelta di Biden come vice... Anche se mi entusiasmava
molto più la scelta che aveva compiuto John McCain: Sarah Palin. La
trovo un personaggio nuovo nel panorama politico di primo livello.
Stavolta è rimasta fuori dai "giochi" ma penso che già nel prossimo
futuro sarà in primo piano nella politica americana. E penso/spero che
lei possa essere la prima donna presidente degli Stati Uniti d'America.
Le elezioni "made in USA" mi hanno sempre appassionato. Vivere il
confronto in questo modo così spettacolare e politicamente corretto è
stupendo secondo me. Sentire lo sconfitto chiedere ai propri
sostenitori di appoggiare e sostenere il proprio avversario che ha
vinto la sfida elettorale è simbolo di grande civiltà. Le parole "il
mio Presidente" usate da John McCain nel riferirsi a Barack Obama sono
la bandiera di quello che rimane e rimarrà sempre il più grande Paese
al mondo, la più grande Dwmocrazia. Quando in Italia saremo in grado
di vivere la politica così? Quando potremo vivere in una Democrazia
con la D maiuscola simbolo di dignità ed orgoglio delle proprie idee
nel rispetto delle altrui? Forse mai. Ma volendolo, anche noi
possiamo. Sì, possiamo. Il cambiamento è iniziato... Speriamo il
Mondo lo colga come gli USA sanno fare. In fondo siamo tutti
statunitensi. Senza gli USA non saremmo mai stati una democrazia
libera. Senza gli USA il cambiamento non sarebbe ancora iniziato.
Benvenuto Barack.